Volvo, Tesla, Mahindra, Dacia, la storia
Curiosità e aneddoti nella storia di questi quattro brand automobilistici
Finisce con questi ultimi brand il nostro viaggio alla scoperta delle “radici storiche” delle case automobilistiche. Nell’ultima puntata andremo a raccontare quei brand che non si trovano in Paesi storici come l’Italia o la Germania, ma sono stati e saranno importanti per il mercato. Quando si parla di sicurezza, non si può non parlare di Volvo, la casa svedese è famosa in tutto il mondo perché è ormai sinonimo di attenzione alla sicurezza con decine e decine di brevetti che poi sono finiti sulle vetture dei clienti. Volvo nacque come sussidiaria della Skf, una grande fabbrica produttrice di cuscinetti a sfera, guidata da due soci: Assar Gabrielsson e Gustav Larsson. Il marchio venne registrato per la prima volta dalla Skf l'11 maggio 1915 con l'intenzione di utilizzarlo per una serie speciale di cuscinetti a sfera da esportare nel mercato americano, ma non venne poi utilizzato. Venne ripreso qualche anno più tardi, nel 1927 per costruire vetture, dato che il termine latino “volvo” - deriva dal verbo volvere, ossia rotolare e nel significato più ampio muoversi - un verbo che quindi si adattava molto bene alla nuova produzione. Il primo modello, che venne lanciato il 14 aprile 1927 venne chiamato ÖV 4, “Öppen Vagn 4 cylindrar”, che in svedese significa appunto vettura aperta a 4 cilindri, la prima vettura svedese infatti, era proprio una cabriolet. Nel 1944 però l’auto che fece conoscere Volvo fuori dai confini nazionali fu la PV444 che introdusse il telaio a scocca portante. Il logo della casa svedese ha un significato fortemente industriale: rappresenta infatti l'antico simbolo alchemico del ferro, scelto proprio come simbolo della resistenza dell'acciaio di qualità utilizzato in Svezia per la produzione delle auto. La linea diagonale, attraverso la griglia, fu adottata poco dopo per fissare il simbolo al radiatore. Gli elementi stilistici fondamentali del logo sono arrivati fino ad oggi alla versione attuale, anche se dal 1970 al 2006 venne utilizzata solo la scritta.