Finanziamento auto: come funziona, i vantaggi e cosa serve per richiederlo
Sempre più persone scelgono l’opzione del finanziamento per l’acquisto di un’auto. Scopriamo quando conviene
Articolo aggiornato il
da
Alessandro Follis
Finanziamento
Prestito
Acquisto auto
L’acquisto di un’auto, nuova o usata che sia, richiede di solito un esborso importante e quindi un’attenta pianificazione finanziaria. Sono sempre di più le persone che non possono, o non vogliono, pagare in un’unica soluzione, preferendo avvalersi dei finanziamenti: un’opzione comoda per poter restituire ratealmente l’importo con l’aggiunta degli interessi. Scopriamo come funziona, in quali casi conviene e quali requisiti e documenti sono necessari.
Finanziamento: cos’è
Prima di tutto è necessario distinguere la tipologia di finanziamento erogato. Un prestito finalizzato (o rateale) è strettamente legato al bene che si intende acquistare, in questo caso l’auto, e il cliente restituirà l’importo dovuto con l’aggiunta degli interessi secondo un piano concordato direttamente al venditore. Un prestito personale è invece slegato dal bene che si intenda acquistare e viene fornito da un istituto di credito, che può essere la propria banca o società specializzate nel credito al consumo come Agos.
Il prestito relativo all’acquisto di un’auto prevede solitamente un tasso di interesse fisso e rate costanti, da corrispondere per un numero di mesi definito. Talvolta è prevista una maxirata finale da corrispondere al termine del periodo per riscattare il mezzo, che a sua volta potrebbe essere rifinanziata. Anche il leasing è una forma di finanziamento e prevede l’aggiunta, nel canone mensile, di una serie di servizi supplementari quali la manutenzione ordinaria e straordinaria. Esistono poi forme di finanziamento che prevedono l’azzeramento del tasso di interesse, ma richiedono solitamente la restituzione dell’importo in periodi di tempo ridotti e con rate più elevate. Una soluzione molto diffusa nel caso dei prestiti finalizzati è quella del finanziamento con anticipo, in cui il cliente versa una somma iniziale, pari generalmente al 15-20% del totale, per poi procedere con il versamento delle rate sulla parte restante dell’importo.
Guardando i finanziamenti rivolti all’acquisto di un’auto capita spesso di imbattersi nelle sigle Tan e Taeg. La prima (Tasso annuo nominale) identifica la percentuale di interesse annuo applicata alla cifra data in prestito. Il Taeg (Tasso annuale effettivo globale) include invece nel calcolo tutte le spese accessorie, come l’apertura della pratica e la riscossione delle rate. Perciò, quest’ultimo è quello che effettivamente permette di capire il reale costo di un prestito.
Tra i lati positivi dell’acquisto di un’auto con finanziamento possiamo citare sicuramente la possibilità di non versare immediatamente un importo considerevole, ma di diluirlo mensilmente. Nel caso non si disponga di elevata liquidità, questa formula è quasi obbligatoria per l’acquisto di un’auto. Al contrario, tra gli svantaggi vanno ovviamente segnalati gli interessi: sia che si tratti di un prestito personale, sia finalizzato o in leasing, ci sarà da corrispondere una somma superiore al prezzo dell’auto.
Un prestito personale, come quelli offerti da Agos, è comodo perché permette di scegliere l’importo da finanziare e la durata in maniera flessibile, mentre le proposte finalizzate delle concessionarie hanno cifre predefinite. Una volta stabilita la cifra necessaria, per decidere la durata dell’importo da finanziare si deve considerare la propria situazione finanziaria a lungo termine. Una durata bassa del finanziamento comporterà rate mensili più elevate ma un minore costo del prestito per via degli interessi più bassi, mentre una durata lunga abbasserà le rate mensili ma aumenterà il costo totale.
I requisiti specifici per richiedere un prestito a un istituto di credito sono variabili, ma alcuni sono sempre validi: è necessario avere almeno 18 anni e non più di 75; essere residenti in Italia; essere titolari di un conto corrente; avere una fonte di reddito stabile e dimostrabile. Per quest’ultimo caso normalmente viene richiesta una busta paga, oppure una dichiarazione di reddito per i lavoratori autonomi. In alternativa può essere chiesto un estratto conto che attesti versamenti costanti, un bene immobile su cui è possibile sottoscrivere un’ipoteca, un’entrata mensile proveniente da un canone di affitto, un conto corrente cointestato con una persona titolare di un contratto di lavoro indeterminato oppure la presenza di un garante di fiducia con contratto indeterminato.
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