Wallbox per auto elettriche: come installarla

La Wallbox permette di ricaricare più velocemente l’auto elettrica direttamente dal box di casa. Ma come funziona l’installazione e può essere montata in un’area condominiale?

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Redazione

L’auto elettrica è una vera rivoluzione, non solo per i contenuti tecnologici e per le emozioni di guida, ma anche per il modo in cui viene vissuta. A differenza di un’auto tradizionale, dove bastano 30 secondi per trovare una stazione di servizio e 5 minuti per fare il pieno di carburante, l’auto elettrica ha bisogno di tempi di ricarica più lunghi (nonostante esista la ricarica rapida, che in molti casi permette di arrivare all’80% della batteria in 30 minuti) e di colonnine dedicate. Bisogna cambiare quindi il concetto di spostamento e, tra le opzioni più interessanti offerte direttamente dal Marchio produttrice o dai fornitori di energia, c’è la Wallbox, cioè una stazione di ricarica personale all’interno del proprio spazio domestico.

Ma quando posso montare una Wallbox e dove? La rete di casa è in grado di supportare il carico energetico? E come funziona all’interno di un’area condominiale? Proviamo a rispondere a queste domande e capire al meglio i vantaggi delle Wallbox.

La Wallbox in un’area privata

Se si abita in una casa indipendente o in condominio e si dispone di un box personale, l’installazione fisica della Wallbox è piuttosto semplice. Il punto critico dipende da come avviene l'approvvigionamento di energia elettrica. Se è possibile installare un contatore intestato a un singolo condomino, allora basta inoltrare una comunicazione scritta all’amministratore di condominio, e non servono particolari autorizzazioni. Se invece ci si collega alla linea elettrica condominiale, l'amministratore ha il compito di incaricare un tecnico per effettuare tutte le verifiche del caso. Successivamente, l'amministratore dovrà stabilire l'ammontare e la quota delle spese da sostenere e sarà installato un contatore di misurazione del consumo di energia sulla diramazione della linea elettrica privata, così da poter stabilire e addebitare i costi al singolo condomino che la usa.

 

La Wallbox in un’area comune

La situazione diventa più complicata se la stazione deve essere montata in un'area condominiale comune. Quindi, punto 1: occorre presentare una domanda scritta all'amministratore, corredata dal progetto dettagliato. Punto 2: ottenere la maggioranza dei voti dei condomini nel corso di un’assemblea di condominio; se, trascorsi tre mesi dalla presentazione della richiesta scritta, l'assemblea dei condomini non dà il suo assenso, il singolo condomino (o il gruppo di condomini) può comunque installare i dispositivi a proprie spese, purché il nuovo impianto non danneggi le parti comuni, non alteri la sicurezza o il decoro dell’edificio e non ostacoli altri comproprietari nell’uso delle parti comuni. Inoltre, l’area di parcheggio non è da considerarsi per le sole auto elettriche.

Va precisato che i condomini che non intendono utilizzare la Wallbox sono esonerati da qualsiasi contributo nelle spese; se in seguito cambiano idea e decidono di utilizzare il punto di ricarica dovranno contribuire alle spese di manutenzione ed esecuzione dell’opera.

 

I vantaggi

Come per l’acquisto di un’auto a zero emissioni, anche l’installazione delle infrastrutture di ricarica è incentivata da contributi pubblici. Quindi, fino al 31 dicembre 2021, si ha diritto a una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in opera, inclusi i costi per la richiesta di potenza addizionale fino a un massimo di 7 kW. La detrazione viene calcolata su un ammontare di spesa massimo di 3.000 euro.

Oltre a questi vantaggi, bisogna considerare che l’energia elettrica è molto più economica di qualsiasi altro carburante. Tra il 2019 e il 2020 è stato calcolato un costo medio domestico di circa 0,16 e 0,22 kWh. Quindi, considerando che un’elettrica media è dotata di batterie con capacità di circa 50 kWh necessari ad affrontare 400 km, il costo per un “pieno” è compreso tra gli 8 e gli 11 euro.